Boiler Summer Cup: la sfida che offende.

Bullismo, body shaming, misogenia. La nuova sfida lanciata su TikTok, la «Boiler summer cup» è l’esempio perfetto di come non dovrebbero mai essere usati i social. 
La challenge, definita da molti «vergognosa», consiste nell’adescare in discoteca ragazze curvy. Maggiore è il peso della ragazza, più alto è il punteggio. Il tutto deve venire filmato, senza che la vittima lo sappia. 

Si scrive: Boiler Summer Cup. Si legge: i genitori, la scuola, le istituzioni e la società hanno fallito nel compito di educare.

Una competizione tutta al maschile, i cui protagonisti sono giovani adolescenti o giovani adulti. Una sfida dalle dinamiche inquietanti con componenti simili al fenomeno del bullismo, ma con l’aggravante del fine ludico. 

Anna (nome di fantasia) dopo aver passato la serata in discoteca con un ragazzo, capisce di essere rimasta vittima di un inganno. Si isola, non ne parla con i genitori, è in preda a sentimenti di vergogna e non vuole uscire di casa perché ha paura che il suo volto possa essere notato in qualche video che circola sul social network sul quale il gioco viene condiviso.

Presa in giro per vincere la Boiler Summer Cup.

Tutto  questo solo perché il ragazzo che le ha regalato una falsa aspettativa, voleva vincere il premio finale della Boiler Summer Cup, ossia un ingresso gratuito in discoteca. 
Un misero pass in discoteca al prezzo dell’umiliazione di una ragazza.

La vittoria come trofeo da rendere pubblico per sfamare il bisogno egocentrico di essere visto da migliaia e migliaia di altri coetanei, contro il ferimento e l’umiliazione di una persona
Non di un oggetto, ma di una persona. 
È nella concezione  e nel riconoscimento dell’altro che questo nuovo gioco ci deve far interrogare. Una vittima ridicolizzata, ferita nei sentimenti e nella sua autostima, perpetrata nella  più totale noncuranza del proprio carnefice. 
L’altro visto come un avatar, come un account, completamente depersonalizzato, disumanizzato. L’altro percepito come strumento da utilizzare al proprio scopo e basta

Usare la parola “degrado sociale” è riduttivo; non solo si tratta di mancanza di empatia, qui la socialità è differita  alla dimensione online. 

Chi partecipa a questo gioco ha tanto da imparare sui sentimenti degli altri e ancor più su se stesso. 
Partecipare a questo gioco significa perdere a priori. 
Perdere la componente umana.

Tratto da: www.lastampa.it/cronaca/2022/05/25/ – www.romait.it/boiler-summer-cup-su-tiktok-lultima-moda-sadica-ai-danni-di-ragazze-in-sovrappeso.html